MOZART: Il Flauto Magico (2cds)

Questo cast quasi completamente inglese – con l'unica eccezione di Hans Hotter – fu per parecchio tempo la compagnia residente del Covent Garden all'inizio degli anni Sessanta, periodo in cui Hotter era un ospite frequente e gradito del famoso teatro londinese. La stella più luminosa di questa produzione del Flauto magico era Geraint Evans nel ruolo di Papageno, le cui interpretazioni del celebre uccellatore mozartiano erano già molto conosciute ma che in questo caso giunse a nuovi livelli di eccellenza. Il critico dello Spectator David Cairns scrisse a proposito di questo allestimento: «Il Papageno di Evans – particolarmente ispirato anche per i suoi ragguardevoli standard – è una straordinaria delizia, sprigionando una radiosa umanità, una incontenibile vitalità, un atteggiamento a tratti pensoso, imprevedibile, divertente, che riesce sempre a catturare l'attenzione del pubblico, senza però rubare mai la scena agli antri cantanti». Oltre a Evans, l'interprete che ricevette il maggior numero di lodi fu senza dubbio Joan Carlyle, un soprano che faceva della compagnia del Covent Garden dal 1955, e che in quell'occasione vestì per la prima volta i panni di Pamina. Nella recensione di Cairns si legge che la sua linea di canto era «pura, vibrante e ricca di sensibilità e che la sua presenza scenica toccò più volte il cuore del pubblico con la sua sicurezza e la sua assoluta credibilità». In effetti, negli anni che seguirono la Carlyle si rivelò una delle stelle più luminose della compagnia, interpretando un gran numero di ruoli anche molto diversi. Anche Hans Hotter si mise in grande evidenza eseguendo il breve ma importante ruolo dell'oratore degli iniziati. Grazie a una linea di canto assolutamente impeccabile, Hotter offrì al pubblico un'interpretazione di grande musicalità e di straordinaria drammaticità espressiva. Harold Rosenthal era convinto che per un artista del suo calibro eseguire ruoli così ridotti non fosse troppo limitante e il fatto che egli vi si sia accostato con grande attenzione e serietà, quasi dovesse vestire gli imponenti panni di Wotan, fu una lezione esemplare per tutti i componenti della compagnia del Covent Garden. Tra gli altri personaggi principali, Richard Lewis ripropose il suo apprezzato e brillante Tamino e le due coppie maschili John Dobson e Ronald Lewis (sacerdoti) ed Edgar Evans e Victor Godfrey (armati), tutti membri di lungo corso della compagnia del Covent Garden, diedero il loro contributo con una prestazione di livello decisamente alto.

Registrazione effettuata il 4 gennaio del 1962 presso la Royal Opera House Covent Garden di Londra.