LUTOSLAWSKI: Concerto per orchestra

Esecutore: BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner

Autore: Lutoslawski

Numero dischi: 1

Barcode: 0095115508220

Chandos
SACD Ibrido
2010
CHANSA5082
2010-10-01
21,00 €
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Direttore musicale della English National Opera e artista esclusivo della Chandos, Edward Gardner presenta con questo disco il primo volume di unambiziosa collana dedicata al troppo spesso sottovalutato patrimonio musicale polacco. Il programma di questo disco che, detto per inciso, è anche il primo titolo puramente orchestrale realizzato da Gardner per letichetta inglese presenta una stimolante silloge di opere del compositore più rappresentativo del Novecento polacco, Witold Lutoslawski, tra cui quello che è unanimemente considerato il suo lavoro più famoso, il Concerto per orchestra (1950-54), unopera dai tratti brillanti e molto gradevoli, e la Terza Sinfonia (1980-83), eseguita per la prima volta il 29 settembre del 1983 dalla Chicago Symphony Orchestra diretta da Sir Georg Solti. Molti passaggi di queste opere presentano la allora collaudatissima tecnica definita dallo stesso Lutoslawski aleatorismo limitato, in base alla quale ogni musicista dellorchestra deve eseguire una melodia o una serie di frammenti secondo un tempo proprio, senza tenere conto del ritmo degli altri strumenti. In corrispondenza di questi passaggi la partitura riporta pochissime indicazioni sulla sincronizzazione: tra i fatti coordinati meritano di essere citati lingresso simultaneo di gruppi di strumenti, la conclusione improvvisa di alcuni episodi e qualche transizione a nuove sezioni. Grazie a questo innovativo metodo, il compositore può mantenere il controllo dellarchitettura dellopera e dellesecuzione, rendendo possibile al tempo stesso lemergere di una scrittura polifonica complessa e imprevedibile. Nellultima fase della sua carriera, Lutoslawski elaborò forme musicali estremamente ardite, comprendenti elementi del tutto scollegati tra loro, le cui brevi sezioni si accavallano come gli anelli di una catena. Sebbene alcuni elementi di questa tecnica siano presenti già in diverse opere giovanili, il primo lavoro a essere concepito interamente in questo stile è Chain 1, unopera per 14 strumenti composta nel 1983 per la London Sinfonietta, a cui fece seguito nel 1985 Chain 2, intitolata Dialogo tra violino e orchestra e infine nel 1986 Chain 3 per grande orchestra. Senza entrare nei dettagli, questa composizione della durata di dieci minuti può essere suddivisa in tre diverse sezioni, la prima delle quali contiene alcuni esempi molto chiari della tecnica della catena. Dopo un inizio dai toni molto brillanti, Lutoslawski presenta una sequenza di dodici temi accavallati, ognuno caratterizzato da un particolare stato danimo e dalle sfumature di un insieme di strumenti che suonano insieme. Per esempio, le campane, le viole e i flauti formano il primo anello della catena, al quale si sovrappone un quartetto di contrabbassi, il quale a sua volta viene incalzato da uno xilofono e tre violini e così via. Lultimo anello di questa catena musicale sfocia in un gorgoglio degli strumenti a fiato, che segna il primo segmento dellarchitettura generale del lavoro. Chain 3 fu scritta per la San Francisco Symphony Orchestra, che il 10 dicembre del 1986 la eseguì per la prima volta sotto la direzione dello stesso compositore alla Davies Symphony Hall di San Francisco.

Tracklist

Witold Lutoslawski (1913-1994)

Concerto per orchestra

Sinfonia n. 3

Chain 3

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