BRAHMS:Lieder - Complete duets & quartets

Finalmente disponibile l’integrale dei duetti e dei quartetti vocali di Johannes Brahms

Dopo una interminabile attesa nel programma editoriale della CPO, l’integrale dell’opera vocale di Johannes Brahms varata molti anni fa dall’etichetta tedesca giunse finalmente alla conclusione con questo splendido cofanetto triplo contenente i duetti e i quartetti vocali. Va comunque detto che il tempo non affatto trascorso invano, come si può notare dalle magistrali interpretazioni di alcuni dei massimi specialisti di questo raffinato genere, tra i quali spiccano Juliane Banse, Ingeborg Danz, Andreas Schmidt, Christoph Prégardien e altri cantanti di caratura internazionale. La vastità di questo ambito repertoriale – che comprende 20 duetti e 27 quartetti singoli, ai quali si aggiungono i 18 brani della raccolta Liebeslieder-Walzer e i 15 dei Neue Liebeslieder-Walzer – costituisce un elemento più che sufficiente per dimostrare la straordinaria importanza che le opere per più voci rivestono nella produzione liederistica del grande compositore amburghese. Sebbene i quartetti siano stati concepiti in un primo tempo per essere eseguiti da un ensemble di solisti, già poco dopo la loro composizione le esecuzioni corali proposte in molti concerti diventarono un’alternativa che venne tollerata senza problemi dall’autore. Mentre lo stesso Brahms non riusciva a decidere quali fossero le dimensioni ideali degli ensemble che dovevano eseguire queste opere, per le due serie di Liebeslieder-Walzer e per i Quartetti op. 64 dovette tenere in debito conto la possibilità – come scrisse in una lettera al suo editore – che questi lavori potessero «essere eseguiti occasionalmente da un piccolo coro». Queste prospettiva cambiano radicalmente nel caso dei duetti, che appartengono al repertorio più amato dalle famiglie della media borghesia della seconda metà del XIX secolo, molte delle quali si dilettavano a eseguirli nell’ambiente accogliente della propria casa e che erano legati a questa tradizione ancora più dei Lieder solistici composti verso la metà del secolo, quando si verificò un aumento molto vistoso di recital liederistici, che testimonia quanto fortuna avesse trovato questo genere nelle sale da concerto.