MENDELSSHON - BARTHOLDY: Piano Trios N.1 - 2

Questo disco dedicato ai trii per archi e pianoforte di Felix Mendelssohn segna l’inizio di una collaborazione – che si profila molto proficua – tra la audite e lo Schweizer Trio, che tra qualche mese proseguirà con il primo volume della integrale dei trii di Robert Schumann. Composti tra il 1839 e il 1845, i trii per archi e pianoforte di Mendelssohn sono considerati con le opere analoghe di Beethoven e di Schubert tra i più grandi capolavori non solo del genere, ma anche di tutta la letteratura cameristica del XIX secolo. In questi lavori Robert Schumann vide il definitivo superamento delle contraddizioni che caratterizzarono l’ambiente musicale tedesco verso la metà dell’Ottocento, vale a dire i conflitti tra lirismo e drammaticità, tra l’intimismo e il virtuosismo e infine tra lo sforzo di comunicare con il pubblico più vasto possibile e l’esigenza di esprimere anche i recessi più complessi e tormentati dell’anima del compositore. In entrambi i suoi trii Mendelssohn riesce a stregare gli ascoltatori di ieri e di oggi con un’invenzione melodica sinuosa e ricca di spunti morbidi, una gradevole vitalità ritmica, un’apprezzabile originalità formale e – soprattutto – un fluire melodico ininterrotto, che sembra anticipare le successive opere di Max Reger. Formato dal pianista Martin Lucas Staub, dalla violinista Angela Golubeva e dal violoncellista Sébastien Singer, lo Schweizer Trio ha vinto molto riconoscimenti di grande prestigio, tra cui il Concorso Internazionale di Musica da Camera di Caltanissetta e il concorso Johannes Brahms di Vienna. Fondato nel 1998, lo Schweizer Trio porta avanti un’intensa attività concertistica, che lo ha visto esibirsi in oltre 35 nazioni di tutto il mondo. Come solisti, i tre componenti dello Schweizer Trio suonano regolarmente con alcune delle orchestre più famose del mondo e hanno realizzato un gran numero di registrazioni per la radio, la televisione e l’industria discografica.