LISZT - SATIE: Opere per violino e piano
Esecutore: A.Seidel,violino;S.Schleiermacher, piano
Autore: Liszt-satie
Numero dischi: 1
Barcode: 0760623201122
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Una causa comune Cosa potrebbe accomunare Franz Liszt a Erik Satie? Quali elementi potrebbero unire il mago della magniloquenza pianistica e il virtuoso più brillante del XIX secolo all’asceta del suono minimalista? Il grande pianista tedesco Steffen Schleiermacher ha scoperto una serie di stupefacenti analogie tra gli ultimi capolavori di Liszt e le prime opere di Satie – che videro la luce più o meno nello stesso periodo – e oggi presenta gli straordinari frutti della sue scoperte al pubblico di tutto il mondo in un imperdibile disco che lo vede affiancato dal primo violino di spalla della Gewandhaus Orchestra Andreas Seidel. Le sorprese sono ovviamente garantite! Un’assoluta essenzialità In realtà, questi elementi balzano subito evidenti all’orecchio: in particolare, le opere dell’estrema maturità di Liszt delineano immagini estremamente succinte, con una linea monofonica che predomina per lunghi tratti, spazzando via ogni reliquia della sontuosità romantica che aveva reso famoso il grande pianista di origine ungherese. Una volta Satie descrisse il suo stile compositivo come “musica nuda”, una definizione che può essere estesa anche alle ultime opere di Liszt. Una visione illuminante In queste opere compaiono spesso reminiscenze del passato, come si può notare per esempio nella Romance oubliée, prima che questa romanza dimenticata svanisca in un etereo nulla. In questi lavori sono spesso presenti anche elementi propri della poetica di Richard Wagner. I sentimenti contrastanti che Liszt provò nei confronti di suo genero – di cui aveva previsto come in una visione la morte – trovano piena espressione nelle due versioni di La lugubre gondola e nello straziante e coinvolgente R.W. – Venezia, scritto dopo essere stato informato della scomparsa dell’autore dell’Anello del Nibelungo. Animazione sospesa Compositore di casa del grande appassionati wagneriano Sar Péladan e della sua cerchia rosacrociana, Erik Satie fece esattamente il contrario di quanto ci si aspettava da lui. Una sequenza di note statiche e di accordi privi di sviluppo mantengono infatti la sua musica in uno stato di perenne animazione sospesa, che non riesce né a individuare un inizio univoco né raggiungere una vera conclusione. Satie aprì porte ai compositori delle nuove generazioni che sarebbero sicuramente state prese in seria considerazione da Liszt, se avesse potuto rinascere.
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Tracklist
Erik Satie (1866-1925)Première Pensée Rose-Croix (1891; trascrizione per violino e pianoforte di Steffen Schleiermacher)
Première Gymnopédie (1888)
Choses vues à droite et à gauche (sans lunettes) (1914; trascrizione per violino e pianoforte)
Lembarquement pour Cythère (1917; trascrizione per violino e pianoforte)
Deuxième Gymnopédie (1888)
Troisième Gymnopédie (1888)
Franz Liszt (1811-1886)
La lugubre gondola II (1882; trascrizione per violino e pianoforte)
Cinq Pièces pour piano; Deuxième Elegie (1877; trascrizione per violino e pianoforte)
Nuages gris (1881)
La lugubre gondola I (1881)
Resignazione (1877)
Unstern Sinistre (1885 circa)
R.W. Venezia (1883)
Romance oubliée (1880; trascrizione per violino e pianoforte)
Chant du Berceau (1881)